M5S: Area ex-Alfa, questo accordo non s’ha da fare
riceviamo e pubblichiamo:
Dopo aver partecipato a due Commissioni in cui è stato trattato il tema, ad un Consiglio Comunale Aperto e dopo aver letto le carte del “Documento di Scoping” riguardanti il nuovo Accordo di Programma sull’area ex-Alfa nel quale è rientrato anche il nostro Comune, ci sentiamo di dare un nostro parere in vista della votazione che si terrà in Consiglio Comunale entro fine Aprile 2017.
L’accordo a nostro avviso presenta diverse criticità che non pensiamo possano essere sanate così semplicemente.
LA QUESTIONE AMBIENTALE
La nostra area risulta essere già oggi una delle più inquinate in Europa, la pianura padana infatti soffre storicamente della stagnazione dell’aria e di un clima che non consente un ricambio tale da poter ripulire la stessa dagli inquinanti derivanti dalle attività produttive, dai sistemi di riscaldamento e dal traffico veicolare.
Particolarmente pericoloso è infatti il PM10, ovvero quelle micro-particelle rilasciate nell’aria in maggior parte dal traffico veicolare e causa di patologie respiratorie e cardiovascolari anche importanti quali tumori ai polmoni e sclerosi, per la quale l’area Milanese ha già superato lo scorso Febbraio la franchigia dei 35 giorni di sforamento dei 50 microgrammi per metro cubo di Pm10 presente nell’aria consentiti dalla legge, nondimeno la nostra città nella quale lo scorso 3 Marzo abbiamo raggiunto il ventottesimo giorno di superamento del valore stabilito dalla legge.
Risulta facile immaginare come l’ampliamento delle strutture commerciali previste nell’accordo sia sull’area Garbagnatese, ma anche nel Comune di Arese, nonché la previsione della pista da sci indoor, porteranno un escalation di traffico veicolare e del conseguente aumento dei fattori inquinanti presenti in atmosfera.
LA QUESTIONE POLITICA
L’Accordo di Programma, lo dice la parola stessa, è un accordo sottoscritto dalle più parti interessate (Regione, Comuni, Città Metropolitana e Proprietari dell’area) in funzione degli sviluppi urbanistici di una determinata area geografica.
L’accordo di Programma sottoscritto dal Sindaco di Garbagnate Milanese Pier Mauro Pioli, se è vero che dovrà poi essere approvato dal Consiglio Comunale della nostra città, è stato fin qui sottoscritto dal primo cittadino il quale però a nostro avviso non aveva il “mandato politico” per farlo.
Nel programma elettorale del Sindaco Pioli infatti l’area in questione doveva avere una:
vocazione produttiva con prevalenza manifatturiera di qualità, un mix di funzioni che premi l’occupazione, il lavoro e i lavori
Non si spiega quindi in base a quale criterio oggi sull’area in questione dovrebbe nascere una “pista da sci indoor” ed “una grande struttura di vendita”.
UNA CITTÀ SVUOTATA
Le previsioni previste nell’Adp ex-Alfa porteranno a nostro avviso sempre di più ad uno svuotamento della nostra città che sarà destinata in questo modo a diventare un’appendice dell’area ludico-commerciale che si vuole creare a non più di 500 metri da Bariana.
Uno svuotamento che porterà sempre di più i cittadini a frequentare l’area in questione dando il colpo di grazia finale al commercio di vicinato che oggi è un servizio indispensabile per la fascia di popolazione più anziana.
Facile immaginare che anche le attività ludico-culturali presenti in città possano essere risucchiate dalle strutture previste, esempio già successo in occasione del Carnevale annullato per problemi atmosferici in Piazza della Croce che ha visto molti cittadini “costretti” a migrare al Centro Commerciale di Arese.
LA FOGLIA DI FICO DELLA VIABILITÀ
Nelle discussioni emerse sia in Commissione che in Consiglio Comunale Aperto si è spesso usata, da parte del Sindaco e da esponenti della maggioranza, la “foglia di fico” del miglioramento della viabilità per far passare il progetto.
Se è vero, come abbiamo riscontrato e vissuto sulla nostra pelle di Garbagnatesi, che in certi giorni la viabilità della zona viene occupata interamente dal traffico da e per il Centro, siamo del parere che aggiungere attività commerciali e d’intrattenimento nella stessa area porterà necessariamente a un aumento sensibile del numero di mezzi in circolazione.
Secondo più di un esperto la nuova viabilità prevista non sarà in alcun modo adeguata ai volumi di traffico e non va dimenticato che qualsiasi lavoro di sottopasso o sovrappasso previsto sulle dorsali (via Luraghi in primis) metteranno per lungo tempo in ginocchio la mobilità dei nostri comuni, come ci ha insegnato il sottopasso della Varesina completato da qualche anno.
Restiamo fermamente convinti che nessuna viabilità migliorata o alternativa possa risolvere la questione Ambientale (non è aumentando le corsie o creando cavalcavia o sottopassi che si diminuisce l’inquinamento), la questione POLITICA e la previsione di SVUOTAMENTO della città.
CONCLUSIONE
Riteniamo quindi per tutte le ragioni sopra esposte che il Consiglio Comunale di Garbagnate Milanese, così come quello di Arese e Lainate debbano rigettare l’AdP in questione e fare in modo che si riparta da zero nella pianificazione territoriale che non deve essere a discapito di chi abita nella zona.
Movimento 5 Stelle – Garbagnate Milanese