Erano da poco passate le 22.00 di sabato 27 luglio 2013, afoso e silenzioso, quando ad un tratto il campanello di allarme ascensore irrompe nel condominio “residence Mafalda” a Garbagnate Milanese.
Una signora di 45 anni circa, di nazionalità Rumena, finito il turno serale all’Ospedale Salvini dove è un’apprezzata infermiera in un importante reparto, come consuetudine entra nell’ascensore della scala B ma, per cause ancora da accertare, all’altezza del piano rialzato, si blocca.
Vistasi bloccata, ha incominciato a chiedere aiuto, attirando l’attenzione delle vicine che, vista anche l’alta concentrazione di afa e le difficoltà respiratorie all’interno della piccola cabina, hanno cercato di aprire a mano le porte scorrevoli senza riuscirci.
Sentito il vociare nel pianerottolo, un condomino ha preso due grossi cacciaviti e forzando le scorrevoli ha creato un piccolo ma sufficiente varco per far “respirare” la sfortunata infermiera dandole un po’ di refrigerio.
Allertata la centrale operativa del 115, sperando in un rapido intervento, si è cercato di distrarre la signora e, con qualche battuta del tipo “…vedrà, nei prossimi giorni sarà sui giornali e su garben.tv !! tutti poi le chiederanno un autografo!!”……oppure “…che ne dice se ci facciamo un fresco analcolico qui sul pianerottolo in attesa dei pompieri?”….
La signora, che stava andando in panico per il caldo dell’angusta cabina, si è sollevata di morale e con un grosso sorriso, ha accettato l’analcoolico fresco…..peccato però che la fessura era troppo stretta.
Niente panico, esistono le cannucce!!! …altra risata distensiva,
Tra una battuta e l’altra, intanto le lancette dell’orologio scorrevano e dei soccorsi neanche l’ombra.
Strano……eppure i nostri Grisù sono ad appena 500 metri da qui? Come mai non arrivano?
Nell’ attesa, si è instaurato un dialogo distensivo con la “prigioniera” cercando di distrarla dall’afa opprimente ed insistente.
Dopo venti minuti circa, a sirene spiegate sono arrivati i pompieri, dal distaccamento di RHO perché i nostri Grisù – arrivati comunque in loco pochissimi istanti dopo RHO – erano impegnati in altro intervento.
Si dice che la “fortuna è cieca” ma la Sfortuna ci vede bene!!!
Tanto per esagerare, è intervenuta anche l’azienda manutentrice dell’impianto!!!
Pochi attimi e la malcapitata era fuori dalla cabina ed accertato che tutto era a posto, la signora si è avvicinata al “simpaticone serale” ed allungando la mano con flebile voce, ha ringraziato con un “grazie” sincero ma carico di umanità.
A volte, come mi hanno insegnato i miei amici “grisù, crigrò e viola”, oltre alla professionalità tecnica, una battuta spiritosa, un po’ di umanità, possono aiutare in un momento di panico……….
Io ieri sera, ho dato frutto agli insegnamenti.