
Finita la sbornia post vittoria elettorale, la nuova giunta Pioli presto dovrà cominciare a occuparsi dei punti critici relativi alla povera e bistrattata Garben City. Uno degli interventi più urgenti, che i cittadini già sollecitano da qualche tempo, riguarda il servizio di trasporto, un servizio che andrebbe incrementato, un servizio al cittadino e alla città.
Una delle questioni più urgenti da affrontare riguarda la riduzione del servizio di trasporto per le scuole medie Galilei e Morante. Quel servizio che permette alle famiglie di non ammattire per portare/riprendere i figli che vanno/tornano da scuola. In questi anni le famiglie, che ciclicamente si sono alternate, si sono appoggiate a questo servizio, digerendo di buon grado perfino l’aumento delle tariffe relative al trasporto studentesco.
Cosa implicherebbe la riduzione di questo servizio? Più disagi per le famiglie, soprattutto per quelle residenti a una certa distanza dalle scuole.
La nuova giunta a tal proposito dovrebbe quindi intervenire repentinamente, magari anche proponendo idee alternative o complementari al trasporto via bus. Magari un’idea a impatto zero, come il Pedibus. In cosa consiste questo termine latino di cui, manzonianamente, non sappiamo che farcene? Cos’è questo Pedibus? Anzitutto è l’ablativo plurale di “pes”, che in italiano traduciamo con il sostantivo “piede”. Pedibus quindi lo traduciamo “con i piedi”. E fin qui forse ci erano arrivati tutti i latinisti e i classicisti. Lezioni di latino a parte, il Pedibus consiste in un percorso prestabilito, casa-scuola e scuola casa, proprio come quello del pullman. Gestito da volontari o genitori, disponibili ad accompagnare/controllare i ragazzi. Un servizio ecologico, ma anche didattico, dato che permetterebbe ai ragazzi di cominciare a girare per Garben City con la supervisione di persone adulte.
Questa è solo una delle varie ipotesi attuabili, con la differenza che questa è già stata sperimentata.
Ad ogni modo la palla passa alla nuova giunta e a Pioli, che si troverà di fronte al primo dubbio amletico di questa legislatura: accettare questa riduzione, ripristinare l’intero servizio o trovare un’alternativa?